Isteroscopia operativa: finalità dell’intervento
L’ isteroscopia operativa è una procedura che consente di asportare chirurgicamente lesioni endouterine sotto la diretta visione fornita dall’isteroscopio.
L’isteroscopio è un tubo lungo, rigido e del diametro di 3-10 mm, dotato di fibre ottiche attraverso cui viaggia la luce, che permette la visione interna dell’utero. Alcune componenti connesse all’isteroscopio permettono di eseguire veri e propri interventi chirurgici a cielo coperto.
L’ isteroscopia operativa è particolarmente indicata nei seguenti casi:
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- Aderenze o adesioni intracavitarie conseguenti a processi infiammatori della cavità uterina che provocano una reazione cicatriziale dell’endometrio
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- Malformazioni uterine, alcuni tipi come l’”utero setto”, possono essere operate per via isteroscopica
- Polipi o fibromi possono essere asportati attraverso questa via. In questi casi si rivela particolarmente utile il resettore, strumento che permette di tagliare e coagulare mediante una sorgente di energia elettrica
L’isteroscopia operativa o chirurgica permette di eseguire interventi sull’utero senza aprire l’addome, come avviene nella chirurgia tradizionale. In tal modo si riducono i traumi sugli organi pelvici, la ripresa funzionale ne risulta assai accelerata, il decorso postoperatorio è molto più rapido e con scarso dolore, la degenza limitata ad 1-2 ore e la convalescenza è molto più breve rispetto ad quella di un intervento tradizionale
Esecuzione
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- Anestesia: loco-regionale o sedazione
- Durata: da 10 a 60 minuti
Procedura: L’ottica dell’isteroscopio viene introdotta attraverso il canale cervicale sino alla cavità uterina, che viene distesa con mezzo liquido o con gas in modo da permetterne la visione attraverso una telecamera. Attraverso l’isteroscopio si possono introdurre strumenti chirurgici con cui asportare eventuali lesioni.