Il 30 Gennaio 2016 si è tenuto presso Clinica Cittàgiardino di Padova, sotto la direzione del Dr Enrico Davoli e del Dr Luca Siliprandi, il corso “Iperidrosi – dai topici alla simpatectomia” patrocinato da Aicpe (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica), Aiteb (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino), GTVER (Gruppo Triveneto-Emiliano_romagnolo di Chirurgia Plastica), Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi di Padova e Ordine Provinciale dei Farmacisti di Padova.
L’iperidrosi (eccessiva sudorazione che può interessare le ascelle, il palmo delle mani o la pianta dei piedi, il capo, il collo), talora associata a bromidrosi (cattivo odore del sudore), interessa il 2,8% della popolazione ed è fonte di estremo disagio, spesso sottovalutato dai medici di famiglia o sottaciuto dai pazienti. Esso genera grave imbarazzo sociale, limitazioni professionali e addirittura esclusione dall’inserimento in alcuni ambiti lavorativi, scarsa autostima e depressione e spinge molte persone a rivolgersi di volta in volta al Farmacista, al Medico di Base, al Dermatologo- più raramente al Chirurgo – per trovare una soluzione almeno temporanea.
I Docenti (Matteo Bordignon, Guido Dalla Costa, Enrico Davoli, Francesca Nobile, Marco Papagni, Roberto Salmaso, Cristina Zambelli Franz) hanno illustrato tecniche e strategie mediche e chirurgiche diverse e complementari per il trattamento dell’iperidrosi dei diversi distretti offrendo ai partecipanti una rara occasione di approfondimento monotematico ricca di contenuti e aggiornamenti.
Quanto emerso dal convegno è che la paura di sudare può aumentare la sudorazione che a sua volta aumenta l’ansia, creando un ciclo vizioso. Alcune ricerche in ambito psicologico hanno evidenziato la prevalenza, nella “popolazione iperidrotica” di personalità strutturalmente caratterizzate da limitate capacità adattative con ridotta tolleranza allo stress e alla frustrazione e sensazione d’inadeguatezza nei rapporti sociali, da un bisogno particolarmente accentuato di contatto fisico e da alterazioni del tono dell’umore a sfondo depressivo.
I comuni antitraspiranti, che possono provocare irritazioni cutanee di natura allergica o reattiva, non sono efficaci nei casi più gravi. Ne consegue la necessità di un approccio medico che, per essere efficace, deve poter rappresentare e offrire al paziente le diverse possibilità di cura. L’inquadramento clinico deve anzitutto distinguere l’iperidrosi primaria dalle forme secondarie a diverse condizioni e patologie (fra le altre l’obesità, la menopausa, l’ipertiroidismo, i linfomi) il cui riconoscimento e controllo terapeutico possono contribuire alla diminuzione dell’ipersudorazione.
Le armi più efficaci sono rappresentate dall’utilizzo della tossina botulinica e dalla simpatectomia. Il primo approccio presenta il vantaggio della rapidità e sicurezza del trattamento ambulatoriale ma il limite della durata limitata a 8-10 mesi.
La simpatectomia, se eseguita da chirurghi esperti, è un intervento eseguibile in pochi minuti in anestesia generale con risultati completi e definitivi. Nel corso degli ultimi anni stanno prendendo piede metodiche mini-invasive per il trattamento definitivo dell’iperidrosi ascellare, quali l’utilizzo del laser, della vibrolipoaspirazione e la radiofrequenza, la cui efficacia, nonostante i risultati incoraggianti riportati da alcuni Relatori, non è peraltro paragonabile a quella della tossina botulinica e della simpatectomia.
Clinica Cittàgiardino si propone dunque come centro di riferimento multidisciplinare specializzato nel trattamento dell’iperidrosi. Vi operano Specialisti in Dermatologia, Chirurgia Plastica, Chirurgia Generale e Psicologia che collaborano strettamente per offrire al paziente iperidrosico l’assistenza più opportuna al suo specifico caso mediante trattamenti con tossina botulinica, metodiche mini-invasive e simpatectomia.
A cura del Prof. Luca Siliprandi
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Direttore Clinica Cittàgiardino Padova