La cute che riveste il nostro corpo possiede 2-5 milioni di ghiandole sudoripare particolarmente rappresentate sul capo, ai cavi ascellari, al palmo delle mani ed alla pianta dei piedi.
La sudorazione regola la temperatura corporea: l’evaporazione del sudore sottrae calore al corpo e lo raffredda. La quantità di sudore prodotta nelle 24 ore varia secondo l’attività motoria e il clima, potendo raggiungere in casi estremi i 10 litri!
Mentre in condizioni di normalità l’attività delle ghiandole sudoripare si svolge in modo inapparente, essa diviene evidente (sudorazione visibile) in risposta a diversi stimoli fisici, nervosi, psichici, chimici e metabolici, che ne determinano la sede di presentazione. La sudorazione da calore è localizzata alla fronte, al dorso, al collo, al petto, al dorso delle mani. Stimoli sensoriali o emozionali determinano invece intensa sudorazione alle ascelle, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi ed ai lati del tronco.
Si distinguono tre tipi fondamentali di iperidrosi:
- Iperidrosi primaria idiopatica (o essenziale): eccessiva sudorazione alle ascelle, al palmo delle mani e alla pianta dei piedi talora associata a bromidrosi (cattivo odore del sudore), interessa il 2,8% della popolazione ed è fonte di estremo disagio, spesso sottovalutato dai medici di famiglia o sottaciuto dai pazienti.
Si può verificare anche senza alcuna causa scatenante ma può essere provocata o aggravata da stress emotivo-emozionali e/o da stimoli termici.
Questi soggetti vengono spesso definiti emotivi, ma in genere è la sudorazione eccessiva che causa imbarazzo ed ansia e non viceversa.
L’iperidrosi ascellare colpisce più spesso le femmine nell’età fertile, mentre l’iperidrosi palmare e plantare interessa maggiormente i maschi, specie in età infantile e puberale. Esso genera grave imbarazzo sociale, limitazioni professionali e addirittura esclusione dall’inserimento in alcuni ambiti lavorativi, scarsa autostima e depressione e spinge molte persone a rivolgersi di volta in volta al Farmacista, al Medico di Base, al Dermatologo – più raramente al Chirurgo – per trovare una soluzione almeno temporanea - Iperidrosi generalizzata: si può verificare in condizioni fisiologiche (acclimatazione, menopausa) oppure a seguito di assunzione di alcuni farmaci, di malattie febbrili o di altro genere.
- Iperidrosi localizzata associata a patologie
Clinica Cittàgiardino rappresenta un centro di riferimento multidisciplinare specializzato nel trattamento dell’iperidrosi. Vi operano Specialisti in Dermatologia, Chirurgia Plastica, Chirurgia Generale e Psicologia che collaborano strettamente per offrire al paziente iperidrosico l’assistenza più opportuna e personalizzata mediante tecniche e strategie mediche e chirurgiche diverse e complementari
I comuni antitraspiranti, che possono provocare irritazioni cutanee di natura allergica o reattiva, non sono efficaci nei casi più gravi. Ne consegue la necessità di un approccio medico che, per essere efficace, deve poter rappresentare e offrire al paziente le diverse possibilità di cura.
L’inquadramento clinico deve anzitutto distinguere l’iperidrosi primaria (Idiopatica o essenziale) dalle forme secondarie a diverse condizioni e patologie (obesità, menopausa, ipertiroidismo, linfomi, etc) il cui riconoscimento e controllo terapeutico possono contribuire alla diminuzione dell’ipersudorazione.
Le armi più efficaci sono rappresentate dall’utilizzo del botulino e dalla simpatectomia.
Nel corso degli ultimi anni ha preso piede, solo per l’iperidrosi ascellare, la vibrolipoaspirazione.
Possibili rimedi per l’iperidrosi primaria (idiopatica o essenziale)
Antitraspiranti– il composto più efficace è il cloruro d’alluminio, che consente un certo miglioramento soprattutto nelle forme di lieve e media entità.
Tossina Botulinica di Tipo A– trattamento rapido sicuro ed efficace per l’iperidrosi ascellare, palmare e plantare (durata dell’effetto: 9-12 mesi). Si pratica ambulatorialmente senza dolore: per le mani e i piedi vengono eseguiti dei blocchi anestetici tronculari.
Simpaticectomia endoscopica toracica – intervento chirurgico di invasivitá minima eseguito a regime ospedaliero da chirurghi superspecializzati, che consiste nel posizionamento di “clips” metalliche a livello della catena simpatica responsabile della sudorazione. Questa procedura porta alla cura definitiva del disturbo a livello di mani, piedi e ascelle in quasi il 100% dei pazienti.
Vibrolipoaspirazione dei cavi ascellari – è una nuova metodica che distrugge selettivamente e definitivamente le ghiandole ascellari per mezzo di una sottile cannula aspirante inserita sotto la cute ascellare attraverso incisioni minime. Si esegue in anestesia locale, ambulatorialmente e ha la durata di 2 ore circa. Solo il 50% dei pazienti dimostra un’efficacia definitiva.
Asportazione chirurgica delle ghiandole sudoripare ascellari – intervento eseguibile dal chirurgo plastico in anestesia locale con eventuale sedazione, che comporta l’esito in cicatrici in forma di “S” a livello dei cavi ascellari. Dall’avvento della tossina botulinica questa pratica è ormai andata in quasi totale disuso.