Ginecomastia: finalità dell’intervento
L’intervento correttivo di ginecomastia viene eseguito per eliminare l’inestetica presenza di mammelle nel maschio.
Tale inestetismo può essere determinato da:
- eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare: ginecomastia vera
- eccessivo tessuto adiposo: pseudoginecomastia
- eccessivo tessuto ghiandolare ed eccessivo tessuto adiposo: ginecomastia mista
L’intervento consente inoltre di ridurre il diametro delle areole, nel caso sia eccessivo.
Esecuzione
- Anestesia: locale, locale con sedazione o generale
- Durata: da 1,5 a 2 ore
- Procedura:
- Ginecomastia vera e Ginecomastia mista
- asportazione chirurgica della ghiandola mammaria (ginecomastia vera) e aspirazione dell’eccesso adiposo (ginecomastia mista). La sede e l’estensione delle incisioni cutanee e quindi delle cicatrici dipende dalle dimensioni delle mammelle:
- grado lieve: incisione cutanea limitata all’emicirconferenza inferiore di ciascuna areola
- grado marcato: incisione cutanea estesa a tutta la circonferenza dell’areola ed asportazione di un settore anulare di cute.
- Pseudoginecomastia
- grado lieve: lipoaspirazione mediante l’introduzione di una sottile cannula attraverso un’incisione di 3 – 4 mm in corrispondenza dell’areola o sotto l’area mammaria.
- grado marcato: lipoaspirazione e asportazione chirurgica della pelle eccedente come per la ginecomastia vera e mista.
Periodo post-operatorio
- Dolore più o meno intenso per qualche giorno.
- Fino alla rimozione dei punti di sutura (7 – 10 giorni dopo l’intervento):
- Mantenimento del bendaggio elastocompressivo
- riposo degli arti superiori
- astensione dall’attività lavorativa
- Due settimane dopo l’intervento: ripresa dell’attività lavorativa.
- Un mese dopo l’intervento: ripresa dell’attività sportiva