Visita di Chirurgia bariatrica: un approccio multidisciplinare
La Chirurgia Bariatrica o Chirurgia dell’obesità è la branca della Chirurgia Generale che si sta affermando come soluzione a lungo termine per la cura dell’Obesità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce nell’Obesità un problema endemico, dovuto ad alimentazione scorretta e vita sedentaria associate a predisposizione genetica o a particolari patologie.
In Italia il 32% della popolazione risulta essere in sovrappeso mentre l’11% è obesa.
Per definire il limite tra queste due condizioni si utilizza l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI), valore che viene ricavato mettendo in relazione peso ed altezza.
Quando questo valore supera i 30 kg/m2, il soggetto risulta essere obeso.
Secondo Linee Guida nazionali ed internazionali per essere candidabili alla chirurgia bisogna avere:
- IMC maggiore di 40 kg/m2;
- IMC compreso tra 35 e 40 kg/m2 associato ad altre patologie (diabete, ipertensione arteriosa, apnee notturne, steatosi epatica, dolori articolari etc.)
- fallimento di precedenti procedure bariatriche (sia endoscopiche, sia chirurgiche).
- comprovata assenza di abuso o dipendenza da alcool/droghe e problematiche psicologiche/psichiatriche di rilievo.
Esistono differenti interventi di chirurgia bariatrica con diversi meccanismi d’azione:
- quelli che permettono al paziente di perdere peso attraverso la riduzione dell’assunzione di calorie (interventi restrittivi)
- quelli che portano ad alterato assorbimento intestinale (interventi malassorbitivi)
- quelli ad azione mista
E’ di fondamentale importanza sottolineare come questi interventi debbano essere effettuati presso centri specializzati ad alti volumi e con tecniche chirurgiche mini-invasive (approccio laparoscopico).
Le ragioni che possono condurre un paziente obeso a sottoporsi ad un intervento chirurgico sono molteplici e devono essere accuratamente valutate da un chirurgo esperto che ne stabilisca sia l’idoneità, sia la procedura più adatta.
La prima valutazione ha l’imprescindibile caratteristica della multidisciplinarietà: oltre al chirurgo vengono coinvolte infatti altre figure professionali (quali psicologo e nutrizionista), fondamentali per garantire il percorso di cura migliore.