Blefaroplastica inferiore: finalità dell’intervento

La blefaroplastica inferiore o intervento di chirurgia plastica alle palpebre inferiori permette di eliminare gli eccessi di pelle e/o di grasso (palpebre pesanti o grinzose) localizzati alle palpebre inferiori conferendo uno sguardo più giovane e riposato.

Consente inoltre di eliminare, o almeno di attenuare, i solchi e le rughe eventualmente presenti sotto le palpebre inferiori.

La blefaroplastica inferiore non corregge le occhiaie scure alle palpebre inferiori.

Eventuali rugosità presenti nella regione temporale (“zampe di gallina”) possono essere corrette con tossina botulinica, con laser CO2 frazionato o con laser CO2 ultrapulsato.

Esecuzione

  • Anestesia: locale o locale più sedazione.
  • Durata: 1,5 ore
  • Procedura:
    • Incisione orizzontale 1-2 mm sotto il margine delle ciglia fino a 5-10mm oltre l’angolo laterale dell’occhio, possibilmente all’interno di una ruga preesistente.
    • Scollamento, dai tessuti sottostanti, della pelle della palpebra inferiore e del sottile strato di muscolo (muscolo robicolare) dalla stessa rivestito.
    • Rimozione dell’eccesso di grasso che provoca le “borse palpebrali”.
    • Ove necessario, asportazione di una sottile striscia di pelle.
Tecniche particolari

Blefaroplastica transcongiuntivale: l’asportazione del grasso viene effettuata attraverso un’incisione a livello della congiuntiva, in corrispondenza della faccia interna della palpebra; tecnica utilizzata in soggetti con cute grossa ed elastica.

Tecnica di Loeb-Hamra: permette di correggere il solco eventualmente presente sotto le borse palpebrali (solco naso-jugale) mediante trasposizione del grasso che viene solo parzialmente asportato

La blefaroplastica inferiore può essere associata al lifting medio-facciale, senza eseguire ulteriori incisioni

Condizioni post-intervento

  • Nell’immediato post-operatorio: irritazione e rigidità delle palpebre
  • Nelle prime 12-24 ore: dolore lieve, raramente presente; fuoriuscita di gocce di siero o di sangue dalle ferite; possibile transitoria paralisi dei muscoli oculari con conseguente difficoltà di chiusura completa delle palpebre, talora diplopia (visione sdoppiata).
  • 3-4 giorni dopo l’intervento: rimozione dei punti di sutura
  • Nei primi 3-4 giorni: gonfiore alle plapebre; presenza di ecchimosi che possono permanere per 4-5 settimane.
  • Per i primi 10 giorni va evitato l’uso di lenti corneali e l’eccessivo sforzo della vista e la guida di veicoli.
  • La guida dei veicoli può essere ripresa dopo una settimana.
  • 10-15 giorni dopo l’intervento: ripresa dell’attività lavorativa e dei rapporti sociali
  • Nelle prime settimane è possibile avere un’eccessiva lacrimazione, sensibilità alla luce ed al vento, oltre che alterazioni della visione.

Risultati

Secondo la tecnica utilizzata la forma degli occhi può subire o meno un cambiamento: le tecniche che non si limitano alla sola riduzione della pelle in eccesso, ma che comportano un innalzamento dell’angolo esterno degli occhi, ne determinano un cambiamento non solo nell’espressione, ma anche nella forma.

La blefaroplastica inferiore ritarda e rallenta i processi di invecchiamento.

Il naturale processo di invecchiamento comporta, col passare del tempo, l’inevitabile perdita di elasticità della pelle e il suo conseguente eccesso dovuto al rilassamento.

La durata del risultato è individuale, in relazione a fattori costituzionali.