La mucosa vaginale al pari della cute, perde negli anni elasticità e turgore ed è in più sottoposta ad importanti stimoli meccanici ed ormonali che ne modificano la morfologia.
Le iperdistensioni indotte dal parto ed il cambiamento di trofismo cellulare conseguente allo squilibrio ormonale menopausale fisiologico o farmaco indotto, creano profonde alterazioni nel delicato equilibrio del biofil , caratterizzato da una progressiva involuzione delle mucose fino alla condizione cronica della atrofia vulvo-vaginale (AVV)
La mucosa vaginale ha dimostrato di rispondere al trattamento laser in maniera molto simile alla cute o addirittura meglio, fatto comprensibile per la minore resistenza all’insulto irradiante, la maggiore percentuale di acqua presente e la più rapida capacità ripartiva.
La letteratura internazionale ha mostrato come al danno termico causato da una sorgente laser consegua una cascata di eventi bio ristrutturanti che migliorano il trofismo cellulare con maggiore circolazione ematica e ripristino dei volumi dell’ epitelio mucoso con aumentata elasticità e secrezione mucosa, superando gli stessi risultati ottenuti con la terapia ormonale sostitutiva o topica.
La tecnologia principalmente utilizzata finora è il laser a CO2 od ebium che determinano un danno puntiforme, spesso sotto la guida di appositi scanner endovaginali, costosi ed indaginosi.
La sorgente utilizzata per questo studio è invece un laser diodo portatile di 1540nm con una fibra tipo vascolare di 600microns manovrata manualmente direttamente dall’operatore e sotto controllo visivo; questo permette di personalizzare il trattamento, intensificandolo nelle aree interessate piuttosto che in altre a seconda della patologia : secchezza vaginale, incontinenza urinaria da sforzo o lassità dei tessuti ed un controllo efficace e puntuale delle zone laserate.
L’istologia della mucosa irradiata ha dimostrato un maggior coinvolgimento tissutale con una coagulazione di tipo sferico e conseguente maggior collageno genesi, vascolarizzazione e retrazione mucosa (tigthening).
Abbiamo usato il metodo di valutazione VHI ( vaginal health index) basato su cinque criteri: elasticity, fluid volume( polling of secretion) , pH, epithelian integrity, moisture (grado di umidità), con uno score da 1 a 5 ( da none ad excellent ), con un movimento dello score assai evidente
Lo studio multicentrico, eseguito su un campione eterogeneo di pazienti, ha mostrato un miglioramento del trofismo mucoso che si è tangibilmente manifestato con maggiore piacere durante il coito, riduzione della secchezza vaginale, sensazione di riduzione dei diametri interni della vagina e miglioramento dell’incontinenza urinaria da sforzo.
Autori: Giovanni Licata (Pisa), Nicolas Berreni (Parigi), Alessandro Spada (Padova), Angelo D’Agostino (Roma, Dubai)